la seconda commissione di giugno nasce in realtà a inizio anno, a Venezia, di fra mezzo fumi potenti di negroni: quando in campo Santa Margherita il futuro sposo di un'Amica mi chiede una replica di "certi orecchini longobardi a forma come di bambolina visti in un museo di Roma" [sic.], da regalarle appunto al matrimonio - a giugno. Seguono ricerche, alla biblioteca del Selvatico e a quella della Scuola dell'Arte della Medaglia eccetera, a Roma: e raccatto misure, dati tecnici, qualche foto orrida in bianco e nero, e una a colori [qui]. Si decide - con la committenza - di darci una semplificata, a questi orecchini, e una "ripulita" stilistica. Semplifico, ripulisco, faccio disegni e progetto.
Poi mi prendo in ritardo, tergiverso tantissimo, e riesco a recuperare le pietre grosse solo due giorni prima del matrimonio [nel tardo pomeriggio di sabato], e riesco a finire gli orecchini giusto la sera prima di partire per la Sicilia, e per la cerimonia: ma mi spostano l'aereo di qualche ora in avanti: e quindi non avrò tempo, a Messina, di raccattare una scatolina carina per metterceli dentro, poveri; e li infilerò alla meno peggio in una foglia carnosa piegata a metà e ingraffettata con la cucitrice, che originariamente conteneva un paio di pugnetti di riso da tirare agli sposi.
Ma insomma, in fine, eccoli qua. Argento 925 ossidato e pietre, nove centimetri circa di lunghezza; le pietre sono, dall'alto al basso: ametiste taglio cabochon, citrini e peridoti a taglio rotondo, ametiste martellate d'o Brasile, forate.
[e domani - od insomma quanto prima - Almeno Dodici Cose Che Ho Imparato Ottemperando a Questa Commissione]
[e la foto ultima, quella museale, è di Gualtiero]
decisamente tardo-romani :D
li ho visti dal vero, sono bellissimi!
complimenti!
Barbara
grazie Barbara!